Pirellone: la storia della torre simbolo di Milano

Se vi trovate a Milano e guardate verso il cielo, non potete non notare il Pirellone, una torre alta 127 metri che svetta sulla città. Costruita nel 1956, diventò subito il simbolo della Milano in rapida evoluzione del dopoguerra.

La torre fu commissionata dalla Pirelli, celebre industria di gomme, per ospitare la propria sede milanese. Disegnata dall’architetto Gio Ponti, la torre fu costruita in soli tre anni e fu un vero prodigio di tecnologia per l’epoca: fu la prima torre al mondo ad essere realizzata interamente con acciaio, la cui struttura portante esterna fu ispirata dalle costruzioni a traliccio delle torri eoliche. E proprio la forma a traliccio, che si espande verso l’alto, crea l’impressione di una costruzione leggera, quasi aerea.

L’inaugurazione del Pirellone nel 1960 fu un evento di grande risonanza per l’epoca. La torre diventò subito un punto di riferimento per la città di Milano e per tutta l’Italia, una sorta di faro nel boom economico degli anni ’60. Dal 1978 al 1998 la torre fu sede della Regione Lombardia, ma dopo il trasferimento della sede a Palazzo Lombardia, il Pirellone venne abbandonato.

Poi arrivarono gli anni 2000 e la torre subì un’importante opera di restauro e di ammodernamento. Attualmente il Pirellone ospita gli uffici del Consiglio regionale e della Presidenza della Regione Lombardia, nonché alcuni spazi aperti al pubblico come il Piano Zero, una sorta di museo che racconta la storia della torre e della Pirelli.

Il Pirellone, dunque, rappresenta un pezzo di storia e di architettura italiana, un simbolo di Milano e della sua capacità di innovarsi e di rinnovarsi continuamente, senza dimenticare le proprie radici. Se vi trovate a Milano, non potete non ammirare questa torre che ha fatto la storia dell’Italia.

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