Pirellone: il futuro della struttura simbolo della Lombardia

La Regione Lombardia non avrà più bisogno di utilizzare il Pirellone come edificio istituzionale ma la struttura rimarrà simbolo della regione. Nel corso degli anni il palazzo è diventato l’icona dell’architettura del dopoguerra italiano grazie alla sua forma a pigna e alla sua posizione centrale a Milano.

Il Pirellone è stato costruito negli anni ’50 su progetto di un team di architetti tra cui spiccava lo studio di Gio Ponti. L’edificio era destinato ad accogliere gli uffici della Pirelli, la celebre casa milanese di pneumatici. Nel 1978 venne acquistato dalla Regione Lombardia e divenne quindi la sede della giunta e del consiglio regionale.

In seguito alla riorganizzazione degli spazi e delle attività istituzionali il palazzo non ospiterà più la Regione ma verrà destinato a uso turistico e culturale, come ha annunciato l’assessore alla Cultura Cristina Cappellini. Il progetto prevede la creazione di un museo permanente, un centro congressi, ristoranti e bar. Inoltre, si pensa di utilizzare alcune delle stanze per eventi temporanei e mostre d’arte contemporanea.

Il Pirellone, pur non ospitando più la Regione Lombardia, rimarrà quindi un punto di riferimento per la città di Milano e per la sua storia. L’edificio rappresenta un patrimonio culturale e architettonico prezioso e la sua valorizzazione potrà diventare un’opportunità per il turismo culturale e per la promozione di Milano come città d’arte e di cultura.

In conclusione, il Pirellone non cesserà di essere un simbolo per la Lombardia, ma attraverso la sua destinazione turistico-culturale potrà rappresentare anche un importante strumento per la valorizzazione del territorio lombardo e della sua storia.

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