Link building col bonus pubblicità. No.

Per me è un grande no. Cerchiamo di capirci però, non è un no assoluto visto che bisogna sempre contestualizzare. Il problema principale deriva dal fatto che tutti i link sono diversi, così come diversi sono tutti i casi ed i siti web che ne hanno bisogno.

Per me è no per 2 motivi

Questi link ci servono davvero? Ci sono siti web migliori da cui raccoglierli? Questa è la prima domanda da porsi. Ma soprattutto quanto li stiamo pagando? Il fornitore ci sta applicando il solito prezzo oppure ha appena aggiornato, raddoppiandolo ad esempio, il listino come fanno alcuni durante i saldi?

Per me è no se ci sono soluzioni migliori

Non parlo di soldi anche se il rapporto costi e benfici va sempre tenuto a mente. Parlo piuttosto della testata in oggetto. Senza il bonus pubblicità avresti acquistato un link da loro su quel sito web? Se la risposta è si allora probabilmente stai facendo un affare. Se la risposta è no…beh…fai attenzione a come stai spendendo il budget del cliente e scappa dal meccanismo da supermercato.

Un esempio? Entri all’Esselunga per comprare 10 uova e vedi della carne a 5€ anziché 9, così la compri. Tirando le somme però ti accorgi che per rispettare le scadenze dei prodotti ti sei ingozzato di carne e uova per riuscire a consumarle tutte. Capisci adesso? Comprando la carne a 5€ anziché 9 non hai risparmiato 4€, ne hai persi 5. Stesso discorso per l’acquisto di link tramite il bonus pubblicità. Non è che se sono in sconto, e qua potrei aprire una parentesi grande come una casa, allora sono automaticamente un affare. Presta sempre la massima attenzione.

Per me è no se il fornitore ha appena aggiornato il listino

Non serve pensare male. Succede con i saldi. Lo fanno tutti. Chi mi dice che non succederà o che non stia già succedendo adesso? Già li vedo. Pacchetti in sconto del 50 o dell’80% e commerciali febbricitanti pronti a regalarti link. Torniamo sul pianeta terrà però e verifichiamo prima i prezzi dell’ultimo listino.

Per cronaca: A me è già successo e la cosa mi ha aiutato a depennare dalla lista dei fornitori più di qualche nome. Attenzione quindi a non farsi prendere in giro. Questi sono gli stessi che magari a distanza di mesi se non anni mettono i link acquistati in nofollow o sponsored o che peggio li rimuovono. Come consulente SEO o come imprenditore presta la massima attenzione.

Quindi che si fa? Io farò così.

Questa è la mia personale decisione, una strada che ho cominciato a percorrere già da tempo che nulla deve avere a che fare con la tua. Come ripeterò ancora, ogni caso è diverso. Io però da tempo sto riducendo il numero di link da testate. Spesso sono costosi, si paga l’equivalente di un redazionale per un semplice link, e troppo generici visto che anche le testate di settore sono maledettamente frazionate in miriadi di nicchie e sotto-nicchie. A conti fatti, senza nulla togliere a queste tipologie di link, preferisco blog – anche amatoriali – con un profilo migliore, più a tema, una storia e magari un futuro, così che il nostro link acquisisca valore nel tempo anziché finire dimenticato negli archivi della testata X.

Aggiornamento del 15/09/2020. Chi può accedere al bonus pubblicità? A quanto ammonta il bonus pubblicità?

Per chi fosse comunque interessato ricordo che il bonus pubblicità spetta nella misura del 50% e che non rileva il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario rispetto all’investimento dell’anno precedente.

Vi possono dunque accedere i soggetti che programmano investimenti inferiori a quelli del 2019, i soggetti che nell’anno 2019 non abbiano effettuato investimenti pubblicitari ed i soggetti che abbiano iniziato la propria attività nel corso del 2020.

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