La storia dell’URSS: chi era, che cosa ha fatto e perché è scomparsa

L’URSS, acronimo di Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, è stata un’imponente potenza mondiale che ha dominato la scena globale per gran parte del ventesimo secolo. Fondata nel 1922, l’URSS era composta da 15 repubbliche che si estendevano dalla Polonia alla Mongolia, fino al Mar Baltico e al Pacifico.

Il comunismo era il cuore dell’URSS, il cui fondatore è stato Vladimir Lenin. Dopo la sua morte, la leadership è passata a Iosif Stalin, che ha portato l’URSS durante la Seconda Guerra Mondiale e ha promosso un vasto programma di industrializzazione e collettivizzazione agricola.

L’URSS ha perseguito una politica di espansione nei paesi vicini, come mostrato dall’invasione dell’Afghanistan nel 1979. Tuttavia, il fallimento dell’economia socialista ha fatto crollare il governo sovietico nel 1991, portando alla nascita di 15 stati indipendenti.

Nonostante i suoi significativi risultati, il regime sovietico è stato criticato per la limitazione della libertà individuale e per la violazione dei diritti umani. Inoltre, la corsa agli armamenti e la Guerra Fredda hanno avuto un impatto negativo sul mondo intero.

In conclusione, l’URSS è stata una potenza che ha dominato la scena mondiale per molti anni, ma che alla fine si è sgretolata. La sua eredità è ancora viva oggi, ma l’interesse del mondo intero si è spostato verso altri problemi e sfide.

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