Il Pirellone di Milano: storie ed evoluzioni di un’icona urbana

Siamo tutti abituati ad ammirare la torre Pirelli, ma quanti sanno esattamente la sua storia e le sue curiosità? Questo grattacielo di Milano, noto come il Pirellone, ha subito molteplici evoluzioni e restauri, arrivando ad essere una vera e propria icona urbana.

Inaugurata nel 1960, la torre Pirelli era in quel tempo l’edificio più alto d’Italia, con i suoi 127 metri e 32 piani. Il grattacielo venne progettato dall’architetto Gio Ponti e dall’ingegnere Pier Luigi Nervi, due luminari dell’architettura italiana.

L’edificio suscitò un grande scalpore tra la popolazione milanese, e il suo impatto nel panorama urbano cittadino fu notevole. La torre, infatti, divenne subito un luogo di riferimento per tutti, un simbolo di modernità e progresso per la città di Milano.

Nel corso degli anni, il Pirellone ha subito diverse trasformazioni e restauri, con lo scopo di renderlo più efficiente e conforme alle nuove norme sulla sicurezza. Nel 2002, in particolare, l’edificio venne chiuso al pubblico per un radicale lavoro di ristrutturazione, durato ben quattro anni.

Oggi la torre Pirelli ospita gli uffici dell’Assessorato alla Mobilità della Regione Lombardia, nonché una grande terrazza panoramica aperta al pubblico.

Ma il Pirellone, oltre ad essere una delle opere architettoniche più famose d’Italia, è anche una fonte di curiosità e leggende. La leggenda più famosa vuole che durante la sua costruzione fosse stata usata un’eccessiva quantità di calce, che avrebbe poi causato l’inclinazione dell’edificio. In realtà, la torre è perfettamente dritta e l’inclinazione sarebbe solo un mito urbano.

La torre Pirelli, dunque, è molto più di un semplice grattacielo. È il simbolo di una Milano moderna e proiettata verso il futuro, ma anche la testimonianza di un passato di grandi innovazioni e personalità, che hanno contribuito a farla diventare ciò che è oggi.

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