Il Pirellone di Milano: storia e curiosità del grattacielo simbolo della città
Il Pirellone è uno dei grattacieli più famosi d’Italia ed è considerato il simbolo della città di Milano. Inaugurato nel 1960, l’edificio ospita la sede della Regione Lombardia, ma è noto soprattutto per la sua imponente architettura e la grande torre che si erge verso il cielo.
Chi ha progettato il Pirellone?
Il progetto del Pirellone è stato curato dall’architetto lombardo Giò Ponti, il quale si è ispirato sia alla Chrysler Building di New York che all’edificio del quartier generale delle Nazioni Unite. La costruzione dell’edificio, iniziata nel 1956, ha richiesto ben quattro anni per essere completata, ma il risultato è stato straordinario: il Pirellone è alto 127 metri, con 31 piani e un’attico panoramico all’ultimo piano.
Cosa si può vedere sul Pirellone?
La torre del Pirellone è visibile da quasi tutta la città di Milano e dal suo attico panoramico si può ammirare uno dei panorami più belli della città. Inoltre, sulla sommità dell’edificio si trovano tre enormi antenne televisive, tra cui quella più alta è in grado di trasmettere ai sistemi di telecomunicazione di praticamente tutta la regione.
Perché il Pirellone è così famoso?
Oltre ad essere un’icona della città di Milano, il Pirellone è diventato famoso per alcune vicende curiose. Durante l’epoca degli anni 70′, il grattacielo fu un importante punto di riferimento per le spettacolari performance degli studenti universitari che, arrampicandosi sulla sua facciata, esibivano striscioni e manifesti politici.
Inoltre, il Pirellone ha avuto un ruolo importante nella storia della politica italiana: tra le sue mura si sono svolte riunioni e incontri tra esponenti di spicco del mondo politico, tra cui Silvio Berlusconi e Umberto Bossi.
In definitiva, il Pirellone rappresenta non solo un capolavoro dell’architettura italiana, ma anche un simbolo importante della storia e della cultura della città di Milano.