Il Pirellone di Milano, simbolo della città lombarda

Ci sono certi monumenti che fanno parte dell’identità di una città, ed il Pirellone di Milano è sicuramente uno di questi. Situato nella zona di Porta Nuova, il grattacielo di 33 piani si ergo’ per la prima volta nel cielo della città negli anni ’50, ma diventò famoso agli occhi del mondo solo negli anni ’70, quando venne ufficialmente inaugurato.

Il Pirellone deve il suo nome alla celebre azienda milanese produttrice di pneumatici, che nel dopoguerra decise di costruire il proprio quartier generale nella città che aveva dato i natali all’azienda stessa. La torre di vetro ed acciaio, alta ben 127 metri, fu progettata dall’architetto Giò Ponti in collaborazione con Pier Luigi Nervi e Arturo Danusso.

Il Pirellone diventò famoso per la presenza delle “calotte di cristallo”, come venivano chiamate le cupole di vetro che lo caratterizzano. Queste cupole erano state progettate per riparare gli uffici dalla luce diretta del sole e rendere il clima interno più confortevole. Tuttavia, con il passare degli anni, le cupole provocarono non pochi problemi, malgrado il loro design innovativo. I raggi del sole, riflettendosi sui vetri, mandavano raggi solari accesi che infastidivano gli occupanti degli uffici. Inoltre, in caso di forti venti, i vetri rischiavano di staccarsi provocando danni e allarmi.

Nel corso degli anni, il Pirellone ha ospitato numerosi uffici della Regione Lombardia, nonché la sede del Consiglio regionale della Lombardia, il che lo rende uno dei centri di potere più importanti del Nord Italia. Nel 2017, in occasione del restauro del grattacielo, si è deciso di sostituire le vecchie cupole con dei nuovi pannelli fotovoltaici in grado di generare energia pulita e rinnovabile.

Ma il Pirellone è stato anche teatro di alcuni avvenimenti storici. Nel 1978, l’edificio fu al centro di un attentato terroristico compiuto dalle Brigate Rosse. Il bilancio fu di 7 morti e oltre 90 feriti. Anche la “Notte dei cristalli”, avvenuta nel 2020 durante le proteste contro la chiusura della Lombardia per la pandemia da Covid, si è consumata proprio sotto le sue finestre.

Oggi il Pirellone è diventato uno dei simboli della città di Milano, un riferimento architettonico e culturale per chiunque decida di visitare la città. Per ammirarlo basta sedersi sulla metropolitana rossa, la linea 1, e guardare fuori dal finestrino mentre il treno lo attraversa. Oppure, per i più avventurosi, è possibile salire fino all’ultimo piano, dove si trova la terrazza panoramica dalla quale si può godere di una vista mozzafiato sulla città. Senza dubbio, il Pirellone non delude mai le aspettative di chiunque decida di visitare Milano.

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