Brasile: nuovo record di incendi in Amazzonia

Negli ultimi mesi l’Amazzonia è diventata tristemente nota per i continui incendi che hanno flagellato la regione brasiliana. Secondo i dati forniti da INPE (Istituto nazionale per la ricerca spaziale del Brasile), solo nel mese di agosto si sono registrati oltre 30.000 incendi, il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

L’Amazzonia è la foresta pluviale più grande del mondo e rappresenta una delle risorse naturali più importanti del pianeta. Gli incendi, causati principalmente dall’uomo per liberare terreni per l’agricoltura e per l’allevamento del bestiame, stanno avendo effetti devastanti sull’ambiente, sull’ecosistema e sulla vita degli indigeni.

Secondo l’WWF (Fondo mondiale per la natura), l’Amazzonia ospita il 10% delle specie animali e vegetali del pianeta, oltre ad essere il principale serbatoio di carbonio sulla Terra. La distruzione della foresta pluviale brasiliana potrebbe avere conseguenze irreversibili sul clima globale.

La situazione preoccupa non solo gli ambientalisti, ma anche la comunità internazionale che ha chiesto al presidente brasiliano Jair Bolsonaro di prendere misure immediate per proteggere l’Amazzonia. Bolsonaro ha però minimizzato l’importanza della questione e ha accusato gli attivisti di interesse solo economico.

L’ONU ha espresso forte preoccupazione per la situazione e ha chiesto al Brasile di garantire la protezione dell’Amazzonia. Inoltre, il presidente francese Emmanuel Macron ha definito gli incendi in Amazzonia come una “crisi internazionale” e ha dichiarato che il G7 dovrebbe discutere delle questioni ambientali durante il loro summit in Francia.

Mentre il mondo intero è sconvolto dagli incendi in Amazzonia, il Brasile sembra non essere interessato a risolvere il problema. Gli attivisti ambientalisti chiedono al governo di prendere misure concrete per proteggere la foresta pluviale, altrimenti l’umanità intera potrebbe pagarne le conseguenze a lungo termine.