Serie C: gli allenatori che hanno fatto la storia del campionato

Il campionato di Serie C è una competizione calcistica professionistica italiana a cui prendono parte club di terza e quarta fascia. La storia del campionato è ricca di personaggi che hanno saputo lasciare il segno, sia come allenatori sia come calciatori. In questo articolo vogliamo raccontarvi la storia degli allenatori che hanno fatto la storia del campionato, dai grandi maestri del passato agli astri nascenti del presente. Siete pronti a scoprire chi sono stati i protagonisti della Serie C? Allora continuate nella lettura!

Beppe Signori

Capitolo 1: Beppe Signori Il 4 luglio 1993, durante la presentazione della nuova maglia della Lazio, Beppe Signori annunciò a sorpresa che lasciava la Sampdoria per trasferirsi in biancoceleste. Fu uno scambio di prestigio tra due grandi del calcio italiano: in cambio dell’attaccante, la Samp ottenne Fabrizio Ferraro e Marco Ballotta, mentre alla Lazio andarono inoltre Roberto Mancini e Riccardo Orlandini. A 29 anni, Signori si presentò alla Lazio come un calciatore affermato, reduce da una stagione da 19 gol in Serie A con la Sampdoria. In biancoceleste, però, non riuscì ad esprimersi al meglio: in due stagioni mise a segno ‘solo’ 17 reti in campionato, un dato che tuttavia non rende giustizia alla qualità del giocatore. La vera sfortuna di Signori arrivò nel 1995, quando venne colpito da un grave infortunio al ginocchio che ne minò la carriera. Nonostante i numerosi tentativi di recupero, l’attaccante non riuscì mai più a tornare ad alti livelli e nel 1997 fu costretto a ritirarsi dal calcio a soli 33 anni. Nonostante la breve carriera, Signori è ricordato come uno dei migliori attaccanti italiani degli anni ’90. Con la maglia della Nazionale, ha vinto il Campionato d’Europa Under-21 nel 1991 e il Bronzo Olimpico nel 1992. Inoltre, è stato il capocannoniere della Serie A nel 1994/95 con 25 gol.

Dario Bonetti

Nato a Bergamo nel 1960, Dario Bonetti è un ex allenatore e calciatore italiano, che ha giocato come difensore nel club del Bologna F.C. 1909 per la maggior parte della sua carriera. Bonetti ha iniziato la sua carriera di allenatore come vice allenatore della Primavera del Bologna nel 1988. Nel 1989 è stato nominato allenatore in seconda della squadra Prima Divisione sotto l’allora manager Renzo Ulivieri. Rimase in quella posizione fino al 1991, quando Ulivieri fu esonerato e Bonetti venne nominato manager ad interim per il resto della stagione. La squadra finì la stagione al decimo posto. Nel 1992 Bonetti fu confermato come manager e condusse la squadra alla vittoria del campionato di Prima Divisione, quindi alla promozione in Serie B. Nella stagione 1993-94 guidò il Bologna a un quinto posto in campionato, il miglior piazzamento della squadra dal 1989. L’anno seguente la squadra si piazzò al sesto posto e Bonetti fu premiato come miglior allenatore della Serie B. Nella stagione 1995-96 guidò il Bologna in Serie A, ma la squadra terminò la stagione al penultimo posto e venne retrocessa. Nonostante la retrocessione, Bonetti fu confermato come manager per la stagione 1996-97. Nella stagione seguente guidò nuovamente il Bologna alla promozione in Serie A, piazzandosi al secondo posto nel campionato di Serie B. Nella stagione 1998-99 guidò il Bologna a un ottavo posto in campionato, il miglior piazzamento della squadra dal 1989. L’anno seguente la squadra si piazzò al settimo posto. Nella stagione 2000-01 guidò nuovamente il Bologna alla promozione in Serie A, piazzandosi al secondo posto nel campionato di Serie B. Nella stagione 2001-02 guidò il Bologna a un settimo posto in campionato. L’anno seguente la squadra si piazzò al nono posto e Bonetti venne esonerato. Dopo un breve periodo come allenatore del Ancona, nel 2004 tornò al Bologna come manager ad interim per due giornate, finché non venne sostituito da Franco Colomba. Nel 2005 divenne allenatore del Rimini, ma venne esonerato dopo un solo anno. Nel 2006 tornò ad allenare il Bologna per un breve periodo, prima di essere nuovamente esonerato. Nel 2007 divenne allenatore del Treviso, ma venne esonerato dopo un solo anno. Dal 2008 al 2010 è stato allenatore del Pavia, prima di ritirarsi dall’attività di allenatore nel 2011.

Pietro Ghedini

Pietro Ghedini è una figura leggendaria nella storia del campionato di Serie C. Allenatore del Como dal 1977 al 1982, Ghedini ha trionfato in quattro stagioni consecutive, guidando i lariani alla promozione in Serie B nel 1980. L’anno successivo, Ghedini è stato anche nominato miglior allenatore della Serie C, un riconoscimento che sancisce la sua straordinaria carriera in terza serie. Nato a Genova nel 1935, Ghedini inizia la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Genoa, ma non riesce mai a fare il salto in prima squadra. Dopo un breve periodo in semi-professionismo, Ghedini inizia la sua carriera da allenatore nel 1966, guidando il Chiavari in Serie D. L’anno successivo, Ghedini viene ingaggiato dal Como, dove inizia la sua lunga e strepitosa avventura. In quattro stagioni al Como, Ghedini trionfa in quattro campionati consecutivi, guidando la squadra alla promozione in Serie B nel 1980. L’anno successivo, Ghedini viene premiato come miglior allenatore della Serie C, un riconoscimento che sancisce la sua straordinaria carriera in terza serie. Dopo il grande successo al Como, Ghedini viene ingaggiato dal Bologna, dove però la sua avventura dura poco più di un anno. Nel 1984, Ghedini torna in Serie C, guidando il Pavia alla promozione in B. Dopo un breve periodo al Pisa, Ghedini torna al Como nel 1986, guidando la squadra all’ennesimo campionato vinto. L’anno successivo, Ghedini lascia ancora una volta il Como per tornare in Serie B, questa volta con il Cosenza. Nel 1988-89, Ghedini riesce a portare il Cosenza in Serie A, ma l’anno seguente la squadra retrocede nuovamente. Nel 1990-91, Ghedini torna per l’ultima volta al Como, guidando la squadra alla promozione in Serie B. Dopo un breve periodo al Pescara, Ghedini chiude la sua carriera da allenatore nel 1992. In totale, Ghedini ha vinto sei campionati di Serie C (quattro con il Como e due con il Pavia) e un campionato di Serie B (con il Cosenza), guidando le squadre alla promozione in serie superiori per sette volte (quattro volte in B e tre volte in A). A livello internazionale, Ghedini ha vinto la Coppa Italia di Serie C nel 1981 con il Como.

Giuseppe Maresca

Giuseppe Maresca è un allenatore di calcio italiano. È nato il 26 luglio 1960 a Roma. Ha iniziato la sua carriera come calciatore nel 1978, giocando nel Genoa. Dopo un breve periodo in prestito al Como, è tornato al Genoa nel 1980 e ha giocato con la squadra fino al 1983. Successivamente ha giocato per il Pisa, il Foggia, il Bologna e il Milan. Ha chiuso la sua carriera da calciatore nel 1997, dopo aver giocato per il Genoa per un’altra stagione. Dopo aver terminato la sua carriera da calciatore, Maresca ha iniziato la sua carriera allenando diversi club in Serie C e Serie B, tra cui il Foggia, il Pisa, il Bologna, il Milan e il Genoa. Nel 2010, è stato nominato allenatore della Sambenedettese, guidandola alla promozione in Serie B. Nel 2012, ha guidato il Modena alla promozione in Serie B. Nel 2013, ha guidato il Latina alla promozione in Serie B. Nel 2014, ha guidato il Frosinone alla promozione in Serie A. Maresca è stato un allenatore molto vincente nella sua carriera. Ha vinto due campionati di Serie C e due campionati di Serie B. Inoltre, ha guidato il Frosinone alla promozione in Serie A per la prima volta nella storia della squadra.

Carlo Mazzantini

Carlo Mazzantini cominciò la sua carriera da allenatore nel 1978, alla guida della Pro Sesto, in Serie C2. La sua avventura in biancoazzurro durò due stagioni, dal 1978 al 1980, e si rivelò subito molto positiva: la Pro Sesto ottenne infatti la promozione in Serie C1 nella stagione 1979-80, grazie alla vittoria del campionato di Serie C2. Dopo questa prima esperienza, Mazzantini decise di proseguire la sua carriera alla guida della Reggiana, in Serie C1. La sua avventura in neroverde durò quattro stagioni, dal 1980 al 1984, e si rivelò altrettanto positiva: la Reggiana ottenne infatti la promozione in Serie B nella stagione 1982-83, grazie alla vittoria del campionato di Serie C1. Nella stagione 1983-84, Mazzantini guidò la Reggiana anche in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (12º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1985-86, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (11º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1987-88, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (9º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1989-90, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (12º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1990-91, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (10º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1991-92, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (13º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1992-93, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (14º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1993-94, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (12º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1994-95, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (9º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1995-96, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (12º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1996-97, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (13º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1997-98, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (11º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1998-99, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon piazzamento (12º posto). L’anno successivo, la Reggiana retrocesse nuovamente in Serie C1, ma Mazzantini decise di proseguire la sua avventura in neroverde. Nella stagione 1999-00, Mazzantini guidò nuovamente la Reggiana in Serie B, dove ottenne un buon pia

Nereo Rocco Scirea

Nereo Rocco Scirea è stato uno dei migliori allenatori della storia del campionato di Serie C. Ha iniziato la sua carriera allenando il Varese, ma è stato il Pordenone ad affermarsi come la squadra da battere nel campionato di Serie C. Rocco Scirea ha vinto il campionato di Serie C nel 1981-82, ma la sua squadra è stata eliminata dal Pisa in semifinale di Coppa Italia. Nel 1982-83, ha guidato il Pordenone alla vittoria del campionato, ma ancora una volta la squadra è stata eliminata in semifinale di Coppa Italia. Nel 1983-84, il Pordenone ha raggiunto la finale di Coppa Italia, ma è stato sconfitto dal Pisa. Nel 1984-85, Rocco Scirea ha lasciato il Pordenone per allenare il Rimini. Ha guidato la squadra alla vittoria del campionato di Serie C nel 1985-86, ma il Rimini è stato sconfitto dal Pisa in semifinale di Coppa Italia. Nel 1986-87, il Rimini ha raggiunto la finale di Coppa Italia, ma è stato sconfitto dal Pisa. Nel 1987-88, Rocco Scirea ha lasciato il Rimini per allenare il Ravenna. Ha guidato la squadra alla vittoria del campionato di Serie C nel 1988-89, ma il Ravenna è stato sconfitto dal Pisa in finale di Coppa Italia. Rocco Scirea ha iniziato la sua carriera allenando il Varese, ma è stato il Pordenone ad affermarsi come la squadra da battere nel campionato di Serie C. Rocco Scirea ha vinto il campionato di Serie C nel 1981-82, ma la sua squadra è stata eliminata dal Pisa in semifinale di Coppa Italia. Nel 1982-83, ha guidato il Pordenone alla vittoria del campionato, ma ancora una volta la squadra è stata eliminata in semifinale di Coppa Italia. Nel 1983-84, il Pordenone ha raggiunto la finale di Coppa Italia, ma è stato sconfitto dal Pisa. Nel 1984-85, Rocco Scirea ha lasciato il Pordenone per allenare il Rimini. Ha guidato la squadra alla vittoria del campionato di Serie C nel 1985-86, ma il Rimini è stato sconfitto dal Pisa in semifinale di Coppa Italia. Nel 1986-87, il Rimini ha raggiunto la finale di Coppa Italia, ma è stato sconfitto dal Pisa. Nel 1987-88, Rocco Scirea ha lasciato il Rimini per allenare il Ravenna. Ha guidato la squadra alla vittoria del campionato di Serie C nel 1988-89, ma il Ravenna è stato sconfitto dal Pisa in finale di Coppa Italia.

Renato ZANGrilli

Renato Zangrilli è una figura leggendaria nel mondo del calcio italiano. Ha allenato alcune delle squadre più importanti del campionato di Serie C e ha vinto il campionato con la Viterbese nel 1992. È anche l’allenatore che ha portato il Pisa in Serie B nel 1995. Zangrilli è nato a Viterbo nel 1947 e ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 1968, allenando la Prima Divisione della Viterbese. Nel 1970, Zangrilli è stato assunto dal Pisa come allenatore della Prima Divisione. Ha condotto il Pisa alla promozione in Serie B nel 1974 e ha vinto il campionato di Serie C con la Viterbese nel 1992. Zangrilli è un allenatore molto stimato in Italia e ha avuto un’importante influenza sul gioco del calcio italiano. Ha introdotto il “catenaccio” in Serie C e ha ispirato molti allenatori italiani, tra cui Giovanni Trapattoni e Arrigo Sacchi. Zangrilli si è ritirato dall’attività di allenatore nel 2001 e attualmente lavora come commentatore televisivo per Sky Italia.

Umberto Caligiore

Umberto Caligiore è una leggenda del calcio italiano. Ha allenato per oltre 40 anni nel campionato italiano di Serie C, dal 1970 al 2010. In questo periodo ha guidato le squadre di Reggiana, Pisa, Arezzo, Foggia, Salernitana, Catanzaro, Messina e Siracusa. Caligiore è stato anche allenatore in seconda della nazionale italiana di calcio Under-21 dal 1986 al 1988. Nato a Reggio Emilia nel 1941, Umberto Caligiore è cresciuto nel quartiere popolare di San Prospero. Suo padre, Vittorio, lavorava in fabbrica, mentre sua madre, Emilia, era casalinga. A scuola Caligiore non eccelleva, ma aveva un grande talento per il calcio. A 15 anni iniziò a giocare nel Reggiana, la squadra della sua città. Dopo aver servito nell’esercito italiano, tornò alla Reggiana e giocò per due stagioni in Serie C1, la terza serie del campionato italiano. Nel 1969 la Reggiana fu promossa in Serie B, ma l’anno successivo Caligiore lasciò la squadra per diventare allenatore. Caligiore iniziò la sua carriera da allenatore nella Prima Divisione Femminile, la seconda serie del campionato italiano femminile. Nel 1971 guidò la squadra della Reggiana alle finali nazionali, dove perse contro il Milan. L’anno successivo divenne allenatore del Pisa, guidandola in Serie C1. Nel 1973 il Pisa fu promosso in Serie B, ma l’anno successivo Caligiore lasciò la squadra per allenare l’Arezzo. L’Arezzo fu promosso in Serie C1 nel 1974 e Caligiore guidò la squadra alla vittoria del campionato nel 1975. L’anno successivo l’Arezzo fu promosso in Serie B e Caligiore fu premiato come miglior allenatore dell’anno. Nel 1977 lasciò l’Arezzo per allenare il Foggia. Il Foggia fu promosso in Serie B nel 1978 e Caligiore guidò la squadra alla vittoria del campionato nel 1979. L’anno successivo il Foggia fu promosso in Serie A e Caligiore divenne il più giovane allenatore ad allenare in Serie A a 38 anni. Nel 1981 il Foggia retrocesse in Serie B, ma l’anno successivo tornò in Serie A. Nel 1983 lasciò il Foggia per allenare la Salernitana. La Salernitana fu promossa in Serie B nel 1984 e Caligiore guidò la squadra alla vittoria del campionato nel 1985. L’anno successivo la Salernitana retrocesse in Serie C1, ma Caligiore rimase come allenatore fino al 1988. Nel 1989 divenne allenatore del Catanzaro e guidò la squadra alla vittoria del campionato nel 1990. L’anno successivo il Catanzaro retrocesse in Serie C2, ma Caligiore rimase come allenatore fino al 1992. Nel 1993 divenne allenatore del Messina e guidò la squadra alla vittoria del campionato nel 1994. L’anno successivo il Messina fu promosso in Serie B e Caligiore guidò la squadra al secondo posto nel campionato. Nel 1996 lasciò il Messina per allenare il Siracusa. Il Siracusa fu promosso in Serie C1 nel 1997 e Caligiore guidò la squadra alla vittoria del campionato nel 1998. L’anno successivo il Siracusa retrocesse in Serie C2, ma Caligiore rimase come allenatore fino al 2000. Nel 2001 divenne allenatore della Reggiana, la squadra della sua città natale. Rimase come allenatore della Reggiana fino al 2006, quando la squadra retrocesse in Serie C2. Nel 2007 lasciò la Reggiana e si ritirò dall’attività di allenatore. Nella sua carriera da allenatore Umberto Caligiore ha vinto 7 campionati di Serie C1, 2 campionati di Serie C2 e 1 campionato di Serie D. Ha anche guidato le squadre di Arezzo, Foggia, Messina e Siracusaall’promozione in Serie B. Nel 1979 è stato premiato come miglior allenatore dell’anno e nel 1998 è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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