Pirellone: la storia e l’architettura di un simbolo milanese
Milano è una città con un patrimonio architettonico molto ricco e diversificato. Tra i principali monumenti della città, il “Pirellone” rappresenta uno dei simboli più importanti. Situato in piazza Duca d’Aosta, questo grattacielo di 31 piani è stato ideato dall’architetto Gio Ponti negli anni ’50 ed è diventato uno degli edifici più rappresentativi del modernismo italiano.
Chiaramente visibile anche dalla periferia milanese, il Pirellone è rimasto per molto tempo il grattacielo più alto d’Europa. La sua costruzione è stata completata nel 1960 e il complesso comprende anche un teatro e un centro congressi, ospitando numerose manifestazioni ed eventi. La sua facciata in vetro è stata ispirata alla torre delle dodici porte di Yokohama in Giappone e la struttura è stata progettata con un sistema di pannelli prefabbricati in acciaio.
Nel corso degli anni, il Pirellone è stato oggetto di vari interventi di restauro e di rimodernamento, in particolare negli anni ’90, quando è stato ampliato e adeguato alle attuali esigenze normative. Il grattacielo è diventato sempre più un simbolo della città di Milano e oggi ospita gli uffici della Regione Lombardia.
Nonostante la sua importanza storica e architettonica, il Pirellone è soprattutto un luogo di lavoro per molti milanese, ospitando numerose attività pubbliche e private. In definitiva, rappresenta un patrimonio cittadino da preservare e valorizzare, cogliendo l’occasione per promuovere la bellezza di uno dei simboli più noti della città.