Pirellone: la storia di un simbolo dell’architettura moderna italiana
Il Pirellone, o Palazzo Lombardia, è uno degli edifici più imponenti e famosi di Milano. Si tratta di una costruzione moderna che fa parte del centro direzionale della città e che ospita il Consiglio Regionale della Lombardia. Ma qual è la storia e l’importanza di questo monumento architettonico?
Il progetto di costruzione del Pirellone fu affidato all’architetto Giò Ponti nel 1956. La sua idea era quella di realizzare un’opera moderna che rappresentasse l’evoluzione dell’architettura italiana, pronta a sperimentare e innovare. Fu scelto un terreno di 27.000 metri quadrati proprio di fronte alla storica stazione ferroviaria di Milano, per unire la storia e la modernità della città.
I lavori iniziarono nel 1958 e proseguirono intensamente fino al 1960, anno della conclusione dell’opera. Il Palazzo Lombardia venne inaugurato nel 1961, a soli tre anni dall’inizio dei lavori. Il suo nome deriva dal fatto che fu costruito da Pirelli, una delle più grandi imprese italiane del tempo.
Il Pirellone è un simbolo della Milano moderna, ma anche una testimonianza dell’artigianato italiano. Infatti, per realizzarlo, furono utilizzati solo materiali italiani di alta qualità. In particolare, la facciata vetrata del palazzo è composta da circa 10.000 lastre di cristallo di Murano.
Oltre alla sua bellezza estetica e alla sua importanza storica, il Palazzo Lombardia è diventato un punto di riferimento per la politica italiana. Ospita il Consiglio Regionale della Lombardia, la massima istituzione politica della Regione, che si occupa di tutti i temi legati alla vita pubblica e all’organizzazione del territorio.
In conclusione, il Pirellone rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura moderna italiana, che unisce la bellezza estetica all’utilizzo di materiali di alta qualità. Ma oltre a questo, la sua storia è legata alla nascita della nuova Milano, divenuta oggi una delle città più importanti e innovative d’Europa.