Pirellone: la ristrutturazione che fa discutere
L’edificio storico di Milano, meglio conosciuto come Pirellone, è attualmente al centro dei riflettori per l’avvio dei lavori di ristrutturazione che stanno suscitando diverse polemiche.
Chi: Il Pirellone è un’icona dell’architettura milanese ed è stato costruito tra il 1956 e il 1960 dall’architetto Giò Ponti, diventando in breve tempo il simbolo della modernità.
Che cosa: Nel mese di giugno sono iniziati i lavori di ristrutturazione dell’edificio storico che ospita la sede della Regione Lombardia.
Quando: La decisione di riqualificare l’edificio è stata presa dall’ex presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, nel 2017. I lavori sono iniziati nel mese di giugno 2021.
Dove: L’edificio è situato nel centro di Milano, in piazza Duca d’Aosta.
Perché: La necessità di riqualificazione deriva da diverse problematiche legate alla sicurezza e alla manutenzione dell’edificio, che necessitava di un intervento urgente per garantire la fruibilità degli spazi interni.
La riqualificazione prevede l’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione, la sostituzione degli infissi e dei serramenti, e la creazione di nuovi spazi adibiti a uffici e sale conferenze. Inoltre, verranno ripristinati alcuni elementi architettonici originali, come la facciata in vetro e acciaio delle torri e il pavimento delatrio principale.
Nonostante le intenzioni del progetto siano positive, la ristrutturazione ha suscitato diverse critiche da parte di alcuni esponenti politici e di alcuni cittadini, che lamentano il costo eccessivo dell’operazione (circa 100 milioni di euro), la mancanza di trasparenza nella gestione del progetto e il mancato coinvolgimento degli architetti e dei professionisti del settore.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha difeso la decisione di riqualificare l’edificio, sottolineando l’importanza di preservare un patrimonio storico e culturale di tale portata.
In conclusione, la ristrutturazione del Pirellone rappresenta una sfida importante per la Regione Lombardia, che deve garantire un equilibrio tra la conservazione del patrimonio storico e la necessità di adeguare l’edificio alle esigenze attuali. La trasparenza e la partecipazione della comunità sono elementi fondamentali per la buona riuscita del progetto.