Pirellone: la nuova vita del grattacielo simbolo di Milano

Il Pirellone, grattacielo simbolo di Milano, sta vivendo una nuova vita grazie ad un importante progetto di ristrutturazione. Inaugurato nel 1960, il palazzo sede della Regione Lombardia è stato completamente rinnovato, con interventi di efficientamento energetico, ammodernamento degli impianti e riqualificazione degli spazi interni.

I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2017 e terminati nel novembre 2020, sono costati 60 milioni di euro. Grazie alle nuove tecnologie adottate durante il restyling, il Pirellone è diventato un edificio a zero emissioni di CO2. In particolare, è stato installato un sistema di pannelli fotovoltaici, che copre una superficie di 13.000 metri quadrati del tetto, in grado di produrre energia per l’intera struttura.

Ma la nuova vita del grattacielo non si è limitata solo all’efficientamento energetico. All’interno del palazzo sono stati realizzati spazi pubblici dedicati alla cultura, alla formazione e all’incontro, come una biblioteca, una sala conferenze, una reception per i visitatori e una caffetteria panoramica. Inoltre, sono state recuperate le statue di Giuseppe Viganò, che adornavano la facciata del palazzo e che erano state rimosse negli anni ’90, per permettere l’installazione delle attuali finestre a doppia vetrocamera.

Il Pirellone, che dal suo punto più alto raggiunge i 127 metri di altezza, con i suoi 31 piani è uno dei grattacieli più alti d’Italia. La sua forma a chiocciola, con una particolare sedici curve elicoidali che lo avvolgono, lo rende uno dei più caratteristici al mondo, insieme alla Torre di Shanghai.

La riqualificazione del Pirellone rappresenta un importante esempio di come un edificio storico possa essere rinnovato in modo sostenibile ed efficiente, riuscendo a mantenere il suo valore e la sua funzionalità. Il grattacielo è diventato così un simbolo di modernità e innovazione, di cui tutta la città di Milano può essere orgogliosa.