Pirellone, il simbolo di una città che cambia
Il Pirellone è uno dei simboli più rappresentativi di Milano, ma pochi sanno che questo edificio è stato inaugurato meno di quarant’anni fa, nel 1978. La torre di 127 metri di altezza si trova all’interno del quartiere Stazione Centrale e ospita la sede del Consiglio regionale della Lombardia.
Il progetto del grattacielo è stato affidato all’architetto Gio Ponti, che ha voluto conferire alla costruzione un carattere inconfondibile. La torre è infatti caratterizzata dagli spazi tra le lastre di vetro che offrono una vista spettacolare sulla città. Il nome Pirellone deriva invece dall’azienda di pneumatici Pirelli, che ha contribuito sia alla progettazione dell’edificio sia alla sua realizzazione.
L’edificio è stato oggetto di molte critiche nel corso degli anni, in particolare per il costo di costruzione molto elevato e l’eccessivo impatto che ha sulla skyline della città. In ogni caso, il Pirellone è stato protagonista degli eventi più importanti della vita politica italiana: dal referendum abrogativo sul divorzio nel 1974, all’elezione del Presidente della Repubblica nel 2015.
La torre rappresenta anche un simbolo della città in continua trasformazione. Infatti, negli ultimi anni gli spazi all’interno dell’edificio sono stati ristrutturati e in parte destinati a scopi diversi dalla sede del Consiglio regionale, come l’organizzazione di eventi e mostre. Inoltre, proprio sulle aree di parcheggio circostanti al Pirellone, è in corso uno dei più grandi progetti di riqualificazione urbana della città.
In definitiva, il Pirellone è molto più di un grattacielo: si tratta di un simbolo di una città che cambia e si rinnova costantemente. E, malgrado le critiche, l’edificio rimane uno dei punti di riferimento più importanti di Milano, capace di catturare l’attenzione dei visitatori e dei cittadini stessi.