Pirellone: alla scoperta del simbolo di Milano
Il Pirellone è uno dei simboli più iconici della città di Milano, ammirato da molti come un autentico esempio di architettura moderna. Edificato nei primi anni ’70, questo palazzo alto 127 metri e con 31 piani costituisce il fulcro dell’attività amministrativa della Lombardia.
Ma come nasce l’idea di costruire un edificio così imponente? Le origini del Pirellone si perdono nel tempo, risalendo alla fine degli anni ’50, quando il gruppo Pirelli decise di migliorare la propria sede e di creare uno spazio più ampio e funzionale.
L’edificio è stato progettato dall’architetto Gio Ponti, che lo ha concepito come uno scrigno di vetro e acciaio dotato di un’enorme torre centrale e affiancato da due ali laterali. Il progetto prevedeva anche l’installazione di un nastro luminoso che circondasse l’edificio, idea che però fu poi abbandonata.
Ma il Pirellone non è solo un capolavoro di ingegneria e architettura, è anche un simbolo di trasformazione e di rinascita del capoluogo lombardo. Infatti, la sua costruzione ha dato vita ad una vera e propria ristrutturazione urbana che ha trasformato l’area siderurgica della Bovisa in un moderno centro direzionale.
Oggi il Pirellone ospita gli uffici della Regione Lombardia e la sede del Consiglio regionale, ma nel corso degli anni ha anche ospitato eventi culturali e mostre di grande importanza.
In definitiva, il Pirellone rappresenta un simbolo di Milano e della sua evoluzione, non solo dal punto di vista architettonico, ma anche culturale e sociale. Un’opera maestosa che merita di essere visitata e ammirata da tutti, per scoprire i segreti di uno dei più grandi capolavori italiani.