L’URSS: dalla sua fondazione alla caduta del Muro di Berlino
Nel 1922 nasce l’Unione Sovietica, l’URSS, sotto la guida di Lenin. Un grande impero comunista che si estendeva su un vasto territorio occupando tutto l’Est dell’Europa e gran parte dell’Asia. Dalla sua fondazione, l’URSS ha fatto la storia, diventando uno dei protagonisti principali della Guerra Fredda e della corsa agli armamenti.
L’URSS ha vinto la Seconda Guerra Mondiale, sconfiggendo la Germania nazista e diventando una superpotenza. In quegli anni si assistette alla famosa corsa agli armamenti tra URSS e Stati Uniti, con un costante accumulo di armi nucleari da entrambe le parti.
Nel 1985, con l’elezione di Mikhail Gorbaciov alla guida del paese, iniziarono le prime riforme economiche e politiche che avrebbero segnato il declino dell’Unione Sovietica e la fine della Guerra Fredda.
Il 9 novembre 1989, cadde il Muro di Berlino, simbolo della divisione tra Est e Ovest, e l’evento fu considerato la fine dell’URSS e della Guerra Fredda. L’Unione Sovietica si dissolse ufficialmente il 31 dicembre 1991 e le varie repubbliche che la componevano divennero stati indipendenti.
L’eredità dell’URSS è complessa: da un lato, il paese è stato protagonista di grandi traguardi nel campo scientifico, tecnologico e culturale; dall’altro, il regime comunista ha represso duramente le libertà individuali e i diritti umani. Tuttavia, nonostante le controversie e le critiche, l’URSS rimane una grande potenza della storia moderna e la sua eredità continuerà ad influenzare la storia a venire.