L’eredità dell’URSS nell’Europa di oggi

Il 26 dicembre 1991 segnò la fine dell’Unione Sovietica, ponendo fine anche ad un’epoca storica. Ma l’eredità dell’URSS è ancora oggetto di dibattito oggi, soprattutto in Europa, dove la presenza dell’ex potenza comunista si fa ancora sentire.

In primo luogo, ci sono ancora molte persone che portano con sé i traumi del regime sovietico. La repressione politica, le purghe, le carestie e le guerre sono solo alcune delle cicatrici che l’URSS ha lasciato sui paesi dell’Est Europa. Anche oggi, molte famiglie sono ancora alla ricerca dei loro cari scomparsi durante il regime sovietico.

Ma l’eredità dell’URSS si fa ancora sentire nel sistema politico di molti paesi europei. In alcuni paesi, i partiti comunisti o socialisti di stampo sovietico sono ancora presenti e continuano a far sentire la loro voce nella vita politica. In altri paesi, invece, le élite politiche e sociali sono ancora dominate da ex-comunisti o da coloro che sono stati legati al sistema sovietico in qualche modo.

Anche il sistema economico di molti paesi dell’Est Europa e dell’ex Unione Sovietica è ancora in parte legato al sistema sovietico. L’economia pianificata e la proprietà statale sono ancora molto presenti in alcuni paesi dell’Est Europa, mentre l’influenza di oligarchi e di ex funzionari del regime sovietico è ancora molto forte in alcuni paesi dell’ex Unione Sovietica.

In definitiva, l’eredità dell’URSS si è fatta sentire in molti modi diversi nell’Europa di oggi. Molti traumi e cicatrici del passato sono ancora presenti, ma l’ex sistema comunista ha anche influenzato molti aspetti della vita politica, economica e sociale dell’Europa di oggi. Nonostante la fine dell’URSS, i suoi effetti sono ancora presenti e si faranno sentire ancora per molto tempo.

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