La storia del Pirellone: dal progetto alla realizzazione
Il “Pirellone”, iconico grattacielo di Milano, rappresenta uno dei simboli dell’architettura moderna italiana, ma pochi conoscono la storia che si cela dietro la sua realizzazione.
Che cos’è il Pirellone?
Il Pirellone è un grattacielo di 127 metri di altezza situato nel centro di Milano, costruito tra il 1956 e il 1960. La struttura ospita gli uffici della Regione Lombardia e deve il suo nome all’azienda produttrice di pneumatici Pirelli, che ne commissionò la realizzazione.
Chi sono gli architetti?
Il progetto fu affidato all’architetto Gio Ponti e al suo collaboratore Pier Luigi Nervi, con il supporto dell’ingegnere Antonio Migliorini. I tre professionisti unirono le loro conoscenze per creare un edificio dalle forme innovative, che si differenziava nettamente dagli altri grattacieli presenti in città.
Dove si trova il Pirellone?
Il grattacielo è situato nella zona di Porta Nuova, precisamente in piazza Duca d’Aosta, ed è facilmente riconoscibile per la sua forma a vela.
Quale è la sua importanza?
Il Pirellone rappresenta uno dei capolavori dell’architettura italiana del XX secolo. L’edificio è stato inserito nella lista dei 100 grattacieli più belli del mondo dall’American Institute of Architects.
Come è stato realizzato?
La costruzione del Pirellone fu un’impresa monumentale, che richiese un lavoro costante da parte di decine di operai. Le strutture portanti vennero realizzate mediante l’utilizzo di travi in cemento armato, mentre la facciata fu rivestita in lastre di marmo di Candoglia.
In sintesi, il Pirellone è un simbolo dell’innovazione architettonica italiana, che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale. La sua realizzazione fu un’impresa imponente, che richiese l’impegno di diverse figure professionali per giungere al risultato finale.