Joe Biden: La sua politica estera nei primi 100 giorni di presidenza
Joe Biden è stato uno dei presidenti più discutibili nella storia degli Stati Uniti. Dopo una campagna elettorale intensa e polarizzata, Biden è stato eletto presidente degli Stati Uniti con un margine di differenza esiguo.
Durante la sua valanga di promesse per la politica interna, Biden non ha dimenticato di focalizzarsi sulla sua politica estera. Durante i suoi primi 100 giorni di presidenza, ha dato l’impressione di voler spostare la politica estera dell’America verso un approccio meno isolazionista rispetto al suo predecessore.
Il presidente Biden ha, infatti, ridato in vigore un accordo sul nucleare iraniano che Trump aveva cancellato e che l’Obama administration aveva firmato in precedenza. Ha anche smesso di sostenere la coalizione saudita in Yemen, il che si ritiene stia riducendo i conflitti nel paese.
Inoltre, il presidente Biden si è impegnato a collaborare di nuovo con le relazioni estere dell’America. Ha rafforzato le relazioni con l’Ucraina. Sta lavorando per allontanare le relazioni con la Cina e mettendo in atto piani per diventare ancora più forte.
A cosa abbiamo assistito nei primi 100 giorni di presidenza di Biden? Siamo stati testimoni di un presidente che ha adottato uno stile di governo piuttosto calmo e affidabile. Le sue politiche sono coinvolte in un’ampia gamma di temi, che vanno dalle conseguenze del COVID-19 al cambiamento climatico, passando per la politica estera.
Il presidente Biden ha promosso l’idea di una America riunificata, molto diverso dal suo predecessore che aveva optato per l’idea di un’America divisa. Biden ha anche cercato di porre fine alla polarizzazione politica negli Stati Uniti.
In conclusione, il presidente Biden ha dichiarato di voler modificare l’approccio della politica estera dell’America, ridando forza e senso alle alleanze internazionali. Su questo fronte i primi 100 giorni di presidenza mostrano una politica estera decisamente distante rispetto ai suoi predecessori.