Intel, la rivoluzione dei chip a 7 nanometri
La tecnologia non si ferma mai e ne è un esempio l’azienda di semiconduttori americana Intel, che ha annunciato il lancio della nuova generazione di microprocessori denominati “Ice Lake”, completamente basati sulla tecnologia a 10 nanometri.
Ma l’obiettivo di Intel è arrivare a produrre chip con tecnologia a 7 nanometri entro il 2021, un obiettivo ambizioso che potrebbe consentire di aumentare la potenza di calcolo fino al 20% e ridurre notevolmente i consumi.
Per raggiungere questo obiettivo, Intel ha investito oltre 20 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo di nuovi materiali e processi produttivi, sia internamente che tramite collaborazioni con altre aziende.
Ma nonostante i progressi fatti, Intel dovrà fare i conti con la concorrenza di altre aziende del settore, come TSMC e Samsung, che stanno sviluppando anch’esse tecnologie a 7 nanometri.
Inoltre, la situazione economica causata dalla pandemia di Covid-19 potrebbe ritardare il ciclo di produzione e la diffusione di queste nuove tecnologie nel mercato, ma Intel punta comunque in alto e guarda al futuro con ottimismo.
In sintesi, Intel sta lavorando duramente per imporsi nel mercato dei chip a 7 nanometri e innovare costantemente la propria tecnologia, ma dovrà fare i conti con una forte concorrenza e con le incertezze legate alla pandemia di Covid-19.