Il salto in alto alla Fosbury: La rivoluzione che ha cambiato il volo degli atleti

Negli anni ’60 l’atletica leggera vide una rivoluzione che avrebbe cambiato il modo in cui gli atleti saltavano in alto. Fino ad allora, la tecnica predominante era il salto ventrale, ma un giovane atleta americano di nome Dick Fosbury stava per cambiare le carte in tavola.

Fosbury, che ha gareggiato nei Giochi Olimpici del 1968, ha sviluppato una tecnica completamente nuova che prevedeva di saltare con la schiena rivolta verso l’asticella. La sua tecnica, che in seguito sarebbe stata chiamata il “Fosbury Flop”, ha permesso agli atleti di saltare a quote mai viste prima.

Ma come funzionava il salto alla Fosbury? Innanzitutto, l’atleta si avvicina alla barra correndo in modo diagonale, poi salta e ruota la schiena verso la barra, sollevando le gambe in modo da superarla. A differenza del salto ventrale, il corpo dell’atleta supera la barra in modo curvo, il che consente di saltare a quote più alte senza dover superare la barra con il mento.

La tecnica della Fosbury ha portato ad un aumento delle quote di salto di oltre 25 cm, consentendo agli atleti di raggiungere altezze incredibili. Oggi, il salto alla Fosbury è diventato la tecnica predominante per tutti gli atleti del salto in alto.

Ma qual è il segreto del successo della tecnica di Fosbury? In primo luogo, la sua tecnica ha permesso agli atleti di saltare a quote più alte con meno sforzo, consentendo loro di risparmiare energia durante la gara. In secondo luogo, la sua tecnica ha migliorato l’efficienza dei salti, poiché il corpo dell’atleta supera la barra in modo più fluido.

La tecnica di Fosbury è stata una rivoluzione nello sport dell’atletica leggera, permettendo agli atleti di saltare a quote mai viste prima. Oggi, il salto alla Fosbury è una tecnica predominante nell’atletica leggera, e molti atleti hanno tratto vantaggio dalla sua invenzione.

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