Il Pirellone tra passato e futuro: un simbolo architettonico in evoluzione
Il Pirellone, ovvero il grattacielo di 31 piani che si erge maestoso a Milano, è una delle vette dell’architettura italiana del Novecento. Progettato dall’architetto Gio Ponti e inaugurato nel 1960, l’edificio è da sempre sinonimo di modernità, innovazione e progresso. Ma come sta evolvendo il Pirellone nel XXI secolo?
Il grattacielo durante la sua storia ha sopportato numerosi interventi di manutenzione e ammodernamento, e gli ultimi di questi sono in atto. Il Pirellone sta infatti subendo una ristrutturazione che dovrebbe concludersi nel 2023, con l’obiettivo di renderlo ancor più efficiente e sostenibile.
In particolare, la riqualificazione prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sulla sommità dell’edificio per produrre energia, la sostituzione di tutti gli impianti tecnologici con quelli a basso impatto ambientale, una migliore organizzazione degli spazi interni per favorire il lavoro agile e la creazione di un nuovo accesso pedonale alla struttura.
Il costo totale dell’operazione è di circa 50 milioni di euro ed è stata affidata alla società Doka Italia.
Ma il futuro del Pirellone non riguarda soltanto la sua ristrutturazione. L’edificio sta infatti diventando sempre più una vera e propria icona urbana, che richiama l’attenzione di visitatori e turisti. Per questo il Comune di Milano ha deciso di realizzare sulla piazza antistante il grattacielo un nuovo spazio urbano, chiamato “Areaprogetto Pirelli”.
L’obiettivo dell’area è quello di creare un luogo di aggregazione e socializzazione, proponendo attività culturali e ricreative aperte a tutta la cittadinanza. Il progetto, ideato dall’architetto Stefano Boeri, prevede anche la realizzazione di una grande fontana interattiva e l’utilizzo di tecnologie innovative per rendere l’area fruibile in ogni stagione dell’anno.
Insomma, il Pirellone non è solo un grattacielo famoso, ma sta diventando un simbolo del cambiamento e dell’evoluzione della città di Milano. Una città che cerca di coniugare il proprio patrimonio architettonico con la ricerca di nuove soluzioni per uno sviluppo sostenibile e inclusivo.