IL PIRELLONE: TRA ARTE E STORIA
Il Pirellone è uno dei simboli di Milano. La sua forma sinuosa e moderna si staglia nel cielo della città, attirando lo sguardo degli abitanti e dei turisti che si trovano a passare dalla zona di Porta Nuova. Ma chi lo ha progettato? E qual è la storia di questo imponente palazzo?
Iniziamo dall’inizio. Il Pirellone è il soprannome di Palazzo Lombardia, sede della Regione Lombardia. Il suo nome ufficiale deriva dal fatto che si trovi su un’area precedentemente occupata dai moderni stabilimenti Pirelli, azienda fondata a Milano nel 1872 e oggi nota a livello internazionale per le sue gomme.
Ma veniamo alle origini del palazzo. La sua costruzione risale agli anni ’70, quando Ermenegildo Zegna decise di realizzare un edificio destinato ad ospitare la sede della sua azienda tessile. Il progetto fu commissionato all’architetto Gio Ponti, che ne curò personalmente ogni dettaglio. La costruzione, tuttavia, fu bloccata a causa della crisi petrolifera del ’73 e Zegna vendette il terreno alla Regione Lombardia.
La costruzione dell’edificio fu affidata all’architetto Vittoriano Viganò, che si avvalse della collaborazione di un team di professionisti tra cui Pirelli, Pizzigoni e Zanuso. L’idea era di creare un edificio multifunzionale, in grado di ospitare non solo gli uffici della Regione, ma anche spazi espositivi, sale conferenze e addirittura una pinacoteca.
Oggi il Pirellone è un simbolo dell’architettura razionalista italiana degli anni ’70 ed è stato recentemente oggetto di un importante restauro, finalizzato alla ripristino delle sue condizioni originarie. La sua forma sinuosa si sposa perfettamente con il paesaggio urbano circostante, rappresentando uno dei punti di riferimento della città.
Insomma, il Pirellone è molto più di un edificio: è un capolavoro dell’arte e della storia italiana. Non lasciatevi sfuggire l’occasione di ammirarlo!