Il mistero del Velo che copriva il volto di Gesù

Il Cristianesimo ha sempre cercato di fare luce sulla figura di Gesù, partendo dai racconti della Bibbia e dalle diverse versioni su di Lui riportate. Ma c’è un aspetto della vita di Gesù che ancora oggi rimane avvolto nel mistero: il Velo che copriva il Suo volto.

La tradizione vuole che Gesù fosse avvolto in un lenzuolo dopo la sua morte in croce, ma questo non spiega il perché vi sia un Velo sul suo volto. Alcuni studiosi credono che questo Velo fosse lungo circa tre metri e fatto di lino, mentre altri propongono la possibilità che questo Velo fosse stato un sudario utilizzato per coprire le facce dei morti.

Il Velo che copriva il volto di Gesù, secondo la leggenda, sarebbe stato portato in Europa da Giuseppe di Arimatea, uno dei discepoli di Gesù che si prese cura del Suo corpo al momento della crocefissione. In realtà, non esistono prove storiche riguardo a questo evento, ma molti credono ancora oggi in questa tradizione.

Ma perché il Velo è diventato così importante nella figura di Gesù? La risposta potrebbe ricadere sulla figura di Mosè. Secondo la Bibbia, Mosè ricevette la legge divina sul Monte Sinai e quando scese dalla montagna il suo volto era talmente radioso che le persone fuggivano da lui. Mosè decise quindi di coprirsi il volto con un Velo per non intimorire il suo popolo. Questo potrebbe aver ispirato la tradizione del Velo che copriva il volto di Gesù, simbolicamente indicante la grandezza divina dello stesso.

Sebbene non ci sia una risposta concreta, il mistero del Velo che copriva il volto di Gesù continua ad affascinare teologi e studiosi della religione cristiana. Ma come diceva San Paolo, “ora vediamo come in uno specchio, in maniera oscura”, e forse questo mistero ci invita ad approfondire ancora di più la figura di Gesù e la fede cristiana nel suo insieme.

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