Franco Anselmi: La storia del terrorista che ha scosso l’Italia
Nel corso della storia italiana, il terrorismo ha rappresentato un fenomeno molto diffuso. Tra gli esponenti di questo movimento c’è stato anche Franco Anselmi, protagonista di numerosi attentati che hanno colpito il nostro Paese.
Chi era Franco Anselmi?
Franco Anselmi è nato a Lodi nel 1946. Si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Milano ed ha iniziato a militare in politica con il Partito Comunista Italiano. Nel corso degli anni ’70, Anselmi ha aderito a gruppi di estrema sinistra come Potere Operaio, Autonomia Operaia e Prima Linea.
Cosa ha fatto Franco Anselmi?
Nel corso degli anni ’70 e ’80, Anselmi è stato protagonista di numerosi attentati in Italia. Il primo attentato che lo ha visto coinvolto è stato quello al consulato statunitense di Milano nel 1975, dove ha perso la vita un agente di polizia italiana.
Successivamente, ha partecipato all’assassinio del giudice Emilio Alessandrini e del presidente della regione Lombardia, Federico Santi, nel 1979. Nel 1980, Anselmi ha partecipato all’uccisione di Francesco Coco Trovato, agente di scorta del giudice Gerardo D’Ambrosio.
Nel 1981, Anselmi è stato arrestato e condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Alessandrini. Durante la sua detenzione, ha partecipato alla strage di Ustica del 1982, dove perse la vita l’equipaggio di un aereo civile italiano.
Dove è stato imprigionato Franco Anselmi?
Franco Anselmi è stato rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Asinara, in Sardegna, dove ha trascorso gran parte della sua vita in cella. Nel 2008, è stato trasferito nel carcere di Voghera, in Lombardia, dove è deceduto nel 2013 all’età di 67 anni.