Configurazione di FeedBurner. 2020.

Parlare di FeedBurner nel 2020 è quanto più di anacronistico si potrebbe fare. Lo strumento è abbandonato da Google da 2-3 anni ed i feed ricoprono un ruolo sempre minore nella vita dei fruitori di contenuti.

Io ad esempio non lo uso da anni sui siti web dei clienti anche se su questo blog ed altri 3 progetti personali ho deciso di mantenerlo in vita. Precisiamo però: Lo uso solamente su questo blog ed altri 3, tutti i miei altri progetti non ne fanno assolutamente uso. Qua mi piace sperimentare quindi lo uso ancora, un po’ anche perché resto affezionato a questo vecchio gestore di feed.

Come installare – rapidamente – FeedBurner nel 2020.

Negli anni è cambiato poco niente. Basta collegarsi su feedburner.google.com per accedere al servizio tramite il proprio account di GMail. Google chiederà un’autorizzazione esplicita e la password dell’account prima di farvi accedere al servizio.

Una volta effettuato il login basterà digitare l’URL del proprio sito web all’interno della casella, quindi premere su “Next” una volta e poi una seconda nella schermata successiva.

Configurazione di FeedBurner. 2020.
Come installare – rapidamente – FeedBurner nel 2020.

Titolo ed URL del feed in FeedBurner nel 2020

FeedBurner genererà in automatico un titolo ed un URL per il vostro feed ma vi darà la possibilità di personalizzarlo. Io di solito uso il nome del sito web sia come titolo che come URL. In questo caso però come URL ho scelto blog-lucaspinelli-it così d’avere un URL come questo: https://feeds.feedburner.com/blog-lucaspinelli-it/. Si tratta di scelte personali.

Per confermare premere ancora su “Next” una volta, una seconda nella schermata successiva e poi una terza in quella dopo ancora.

Configurazione di FeedBurner. 2020.
Titolo ed URL del feed in FeedBurner nel 2020

Come configurare – rapidamente – FeedBurner nel 2020.

A questo punto il feed è pronto e funzionante. Possiamo tuttavia configurarlo per ottenere di più premendo sulla voce “Optimize”. Prima di tutto andiamo su “SmartFeed” e premiamo su “Activate”. Quindi passiamo al menù “Publicize” ed entriamo in “PingShot” premendo ancora su “Activate”. La configurazione è estremamente semplice visto che non dovremo fare altro se non premere su qualche bottone senza necessità di digitare o selezionare nulla.

FeedBurner e SEO nel 2020. La risposta è: No.

Ho scritto questo articolo per i miei clienti più smanettoni ma anche per rispondere ad una domanda che credo possa chiudere la questione FeedBurner nel 2020 una volta per tutte: Serve alla SEO?

No. La SEO non è FeedBurner e FeedBurner non è la SEO. Potrei dilungarmi in dettagli ma voglio essere pratico e spostare la questione sulla vita che rimane a questo strumento. FeedBurner ci sarà ancora fra 2-3 anni? Probabilmente si ma Google ha cessato di aggiornarlo e fornire supporto da almeno altrettanto tempo. È chiaro che per l’azienda di Mountain View FeedBurner non sia che un ricordo di un’era passata e quale che fosse il suo ruolo in un eventuale vantaggio sul suo motore di ricerca, oggi è scemato fino a scomparire. Sempre che un ruolo lo avesse mai avuto.

Quindi se la necessità di usare FeedBurner nel 2020 è dettata da discorsi di SEO, lasciate stare. Benvengano invece usi creativi e funzionali di uno strumento che io continuo ad apprezzare, fermi restando i suoi limiti e la breve aspettativa di vita che – IMHO – gli resta.

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