Brasile: la pandemia non ferma la deforestazione

Il Brasile, noto per la sua biodiversità e le sue maestose foreste tropicali, sta affrontando un crescente problema legato alla deforestazione illegale. Nonostante la pandemia globale di Covid-19, il tasso di deforestazione continua ad aumentare.

Secondo i dati del sistema di monitoraggio della deforestazione della foresta amazzonica del Brasile, nel mese di aprile il tasso di deforestazione è stato di oltre 700 km quadrati. Questo rappresenta un aumento del 171% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Ci sono vari fattori che contribuiscono alla deforestazione in Brasile, tra cui l’espansione dell’agricoltura, l’allevamento del bestiame e l’estrazione mineraria. Tuttavia, molta della deforestazione è dovuta alla commercializzazione del legname, che genera miliardi di dollari ogni anno. Nonostante alcune misure prese dal governo per contrastare la deforestazione, come l’uso di tecniche di monitoraggio satellitare, la situazione rimane critica.

La deforestazione ha un impatto negativo sull’ambiente e sulla vita delle persone che vivono nelle aree colpite. La perdita di habitat per animali selvatici rimane uno dei principali problemi, causando l’estinzione di molte specie. Inoltre, la deforestazione contribuisce all’accumulo di gas serra nell’atmosfera, aumentando ulteriormente il riscaldamento globale.

Il Brasile deve fare di più per contrastare la deforestazione illegale e proteggere le sue foreste. Dovrebbero essere prese in considerazione misure efficaci come la creazione di riserve naturali, la promozione di attività economiche sostenibili e il rafforzamento delle leggi ambientali.

In definitiva, la deforestazione illegale in Brasile è un problema grave che richiede attenzione immediata. Mentre il paese affronta la pandemia, le autorità devono continuare ad agire per proteggere la sua preziosa biodiversità e il futuro del nostro pianeta.

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