Brasile: la pandemia fuori controllo nel Paese del carnaval
Il Brasile, il quinto paese più grande del mondo, con il terzo numero più alto di casi di coronavirus al mondo, non riesce a contenere la pandemia. Nonostante i decreti nazionali e locali per ridurre la circolazione delle persone e la chiusura delle attività non essenziali, le misure non sembrano essere sufficienti a fermare la diffusione del virus.
La situazione sanitaria è critica, con un sistema sanitario sovraccarico e 3000 morti al giorno. Il paese è in ginocchio e il presidente Jair Bolsonaro rimane ostinato nel suo rifiuto di adottare misure restrittive più drastiche.
Le vaccinazioni nel paese sono avvenute lentamente, con solo circa il 13% dell’intera popolazione vaccinata.
C’è però una situazione che preoccupa ancora di più: la situazione dell’Amazzonia. La foresta amazzonica ha perso circa il 17% della sua copertura vegetale negli ultimi 50 anni e il problema sta diventando sempre più critico. La deforestazione minaccia la biodiversità e l’habitat di molte specie animali, e aumenta l’emissione di gas serra che alimenta ulteriormente i cambiamenti climatici.
Inoltre, il Brasile è il principale produttore mondiale di carne bovina, che è una delle principali cause della deforestazione nell’Amazzonia. La produzione di carne bovina ha portato alla distruzione del 80% dell’Amazzonia brasiliana.
La deforestazione e la pandemia mettono a rischio la sopravvivenza della foresta amazzonica e della sua popolazione indigena.
In sintesi, la situazione attuale del Brasile è drammatica e richiede un intervento urgente. La pandemia, la deforestazione e la produzione di carne bovina stanno portando il paese sull’orlo del baratro. È necessario prendere misure concrete e urgenti per salvare il paese e la foresta amazzonica.