Brasile: Il Governo annuncia l’aumento della deforestazione
Il Brasile è stato al centro delle notizie negli ultimi mesi per le questioni ambientali, in particolare per la deforestazione dell’Amazzonia. Il governo brasiliano, nonostante le pressioni internazionali, sembra non voler abbandonare la propria politica di sfruttamento delle risorse naturali.
Secondo i dati del Sistema di Monitoraggio della Deforestazione dell’Amazzonia (PRODES), l’area deforestata nel 2020 è stata pari a 11.088 chilometri quadrati, segnando un aumento del 9,5% rispetto all’anno precedente.
Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha giustificato questi numeri dicendo che la deforestazione non è il principale problema ambientale del paese e che la vera sfida è quella di sviluppare l’economia per garantire una maggiore prosperità ai suoi cittadini.
Le ONG ambientaliste, invece, sottolineano come la deforestazione sia un grave problema che rappresenta una minaccia per la sopravvivenza della foresta amazzonica e dei popoli indigeni che la abitano.
Inoltre, secondo uno studio dell’Università di Boston, l’aumento della deforestazione ha un impatto negativo sulle temperature e sulle precipitazioni, causando disturbi ambientali in tutta la regione.
Il Brasile è il paese con la più grande foresta pluviale al mondo e la deforestazione ha un effetto significativo sul clima globale. Inoltre, la distruzione dell’habitat naturale minaccia la diversità biologica e la sopravvivenza delle specie animali.
Nonostante le molte critiche internazionali, il governo brasiliano sembra non voler cambiare la propria politica di sfruttamento delle risorse naturali. È fondamentale che le organizzazioni internazionali, insieme alla comunità scientifica, continuino a monitorare la situazione e a denunciare le azioni dannose per l’ambiente del Brasile.