Alla Scoperta degli ETF, ETC ed ETN: Strumenti d’Investimento Innovativi e Accessibili per Tutti
Nel mondo degli investimenti finanziari, strumenti come ETF, ETC e ETN stanno guadagnando sempre più popolarità grazie alla loro capacità di offrire agli investitori un accesso semplice e conveniente a mercati finanziari complessi e diversificati. Tuttavia, per comprendere appieno il potenziale di questi strumenti, è necessario avere un quadro chiaro di come funzionano, delle loro caratteristiche e dei rischi associati. In questo articolo esploreremo in dettaglio questi strumenti, concentrandoci in particolare sugli Exchange Traded Fund (ETF), i fondi a gestione passiva che replicano indici di mercato, ma anche sugli ETC (Exchange Traded Commodity) e sugli ETN (Exchange Traded Note), strumenti più specifici ed esotici.
ETF: Cos’è un Exchange Traded Fund?
Un ETF (Exchange Traded Fund) è un fondo di investimento quotato in borsa che permette agli investitori di acquistare quote di un paniere di attività (ad esempio azioni o obbligazioni) senza dover acquistare direttamente ciascuna di queste attività. Uno degli aspetti più interessanti degli ETF è che, a differenza di altri fondi tradizionali, possono essere acquistati e venduti come azioni durante l’orario di apertura dei mercati, offrendo un livello di liquidità e trasparenza molto alto.
Gli ETF si distinguono spesso per la loro gestione passiva, ossia il loro obiettivo principale è replicare l’andamento di un determinato indice, come l’S&P 500, senza cercare di superare il mercato attraverso una gestione attiva. Ci sono però eccezioni, e infatti esistono ETF a gestione attiva, anche se rappresentano una minoranza rispetto alla grande offerta di prodotti a replica passiva.
Uno dei principali vantaggi degli ETF è il basso costo. A differenza dei fondi tradizionali, che possono richiedere commissioni elevate (a volte superiori al 5%), gli ETF generalmente presentano costi di gestione molto più bassi, a volte anche dello 0,07% come nel caso di quelli che replicano indici ampi come l’S&P 500. Ciò rende gli ETF strumenti ideali per gli investitori che desiderano tenere sotto controllo le spese di gestione nel lungo termine.
Commissioni e Costi: Un Vantaggio Competitivo
Un altro elemento chiave che rende gli ETF così attraenti è l’assenza di commissioni di ingresso e di uscita. A differenza di alcuni fondi d’investimento tradizionali, non esiste una tassa iniziale per acquistare ETF, e non ci sono costi associati alla vendita delle quote, a patto che l’operazione venga effettuata durante gli orari di apertura del mercato. Questo elimina molti degli ostacoli che spesso scoraggiano gli investitori dall’entrata o dall’uscita da un fondo.
Tuttavia, esistono comunque dei costi annuali associati alla gestione dell’ETF, come ad esempio la commissione di gestione (TER, Total Expense Ratio), ma come già accennato, queste sono generalmente molto inferiori rispetto ai fondi d’investimento tradizionali. Prendendo come esempio l’ETF Vanguard FTSE All-World UCITS ETF, che replica l’andamento dell’azionariato globale, il TER è solo dello 0,22%. Esistono tuttavia ETF con costi più elevati, come quelli che replicano asset più esotici, come le criptovalute (es. Bitcoin), che possono richiedere una commissione del 2% all’anno.
ETC e ETN: Oltre gli ETF
Oltre agli ETF, nel mondo degli strumenti finanziari quotati troviamo anche gli ETC e gli ETN. Gli ETC (Exchange Traded Commodity) sono fondi che replicano l’andamento delle materie prime, come oro, argento, grano, petrolio, caffè e cacao. Mentre gli ETF replicano solitamente indici di azioni o obbligazioni, gli ETC si concentrano esclusivamente sulle commodity, permettendo agli investitori di ottenere un’esposizione diretta a queste ultime.
Gli ETN (Exchange Traded Note), invece, sono strumenti finanziari simili agli ETF, ma con una differenza significativa: non acquistano direttamente l’asset sottostante, bensì si basano su contratti che ne replicano l’andamento. Un esempio tipico di ETN è quello che replica il Bitcoin, una criptovaluta che non viene fisicamente detenuta dal fondo, ma viene riprodotta tramite un contratto finanziario. Gli ETN espongono l’investitore a un rischio di credito maggiore rispetto agli ETF, in quanto l’emittente potrebbe non essere in grado di ripagare il capitale in caso di default.
Rischio di Credito: Un Fattore da Considerare
Una delle differenze principali tra ETF e ETN è proprio il rischio di credito. Quando si investe in un ETF, il patrimonio del fondo è separato da quello dell’emittente, il che significa che, in caso di fallimento dell’azienda emittente, il fondo può essere liquidato e gli investitori rimborsati con il valore del sottostante. Nel caso degli ETN, tuttavia, il patrimonio non è separato e, quindi, in caso di fallimento dell’emittente, l’investitore potrebbe perdere tutto il capitale, indipendentemente dal valore del sottostante.
Questo rappresenta un rischio importante per chi decide di investire in ETN, soprattutto se si tratta di strumenti che replicano asset volatili come le criptovalute. È quindi fondamentale comprendere bene le caratteristiche di questi strumenti e valutare attentamente il rischio di credito prima di procedere all’investimento.
JustETF: Un Portale per Esplorare il Mercato degli ETF, ETC ed ETN
Uno dei siti più noti per confrontare e analizzare questi strumenti è JustETF. Questo portale offre una panoramica dettagliata su migliaia di ETF, ETC ed ETN disponibili sui principali mercati finanziari globali. Gli utenti possono filtrare le ricerche per vari parametri, come l’asset class, le commissioni, la dimensione del fondo e la performance storica.
Secondo i dati disponibili su JustETF al 21 ottobre 2024, in Italia sono acquistabili 1466 ETF, 647 ETF obbligazionari e 79 ETF su materie prime. Il più grande fondo disponibile è un ETF che replica l’S&P 500, il noto indice americano che include le 500 aziende a maggiore capitalizzazione degli Stati Uniti. Altri fondi molto diffusi includono ETF che replicano i mercati emergenti e i paesi sviluppati.
ETF Obbligazionari e di Mercato Monetario
Oltre agli ETF azionari, ci sono numerosi ETF obbligazionari, che replicano panieri di obbligazioni corporate o governative. Un esempio è l’ETF che replica le migliori obbligazioni corporate europee. Questi fondi offrono un’esposizione al mercato obbligazionario, che può essere interessante per gli investitori più conservatori che cercano rendimenti stabili con un rischio inferiore rispetto alle azioni.
Un’altra categoria interessante è rappresentata dagli ETF di mercato monetario, che replicano l’andamento del valore del denaro nel mercato interbancario. Questi strumenti sono ideali per parcheggiare la liquidità in attesa di investimenti più redditizi, garantendo al contempo una protezione contro l’inflazione.
Metalli Preziosi e Materie Prime
Gli ETC che replicano metalli preziosi come oro, argento, platino e palladio sono un’altra classe di asset molto popolare. L’oro, in particolare, rappresenta una riserva di valore storicamente apprezzata dagli investitori in tempi di incertezza economica. Tuttavia, i costi di gestione per questi strumenti tendono ad essere più alti, dato che implicano la detenzione fisica del metallo sottostante.
Per quanto riguarda le materie prime, gli investitori possono esporsi a panieri di commodity come caffè, petrolio, cacao e grano. Questi strumenti possono essere utili per chi desidera diversificare il proprio portafoglio e scommettere sull’andamento di specifiche materie prime, ma presentano anche un grado di rischio elevato, data la volatilità di questi mercati.
Criptovalute: Un Nuovo Orizzonte per gli ETN
Un trend in forte crescita è quello delle criptovalute. Attualmente, esistono 72 ETN che replicano criptovalute, con il Bitcoin in testa. Altri strumenti replicano criptovalute meno note come Monero, Ethereum e Ripple. Investire in criptovalute attraverso ETN rappresenta un modo comodo per ottenere un’esposizione a questo mercato emergente senza dover acquistare direttamente le monete digitali e gestire il rischio associato alla loro custodia.
Immobiliari e Strumenti a Distribuzione o Accumulazione
Un’altra area interessante del mercato degli ETF è rappresentata dagli strumenti immobiliari. Invece di acquistare e gestire fisicamente un immobile, gli investitori possono comprare ETF che replicano il mercato immobiliare di un paese o di una regione, come il Regno Unito o l’Europa. Questi fondi offrono una soluzione semplice e a basso costo per accedere al mercato immobiliare senza le complicazioni della gestione diretta di un immobile.
Esistono anche ETF a distribuzione, che pagano regolarmente i dividendi agli investitori, e quelli ad accumulazione, che reinvestono i dividendi nel fondo. Entrambi i tipi offrono vantaggi diversi a seconda delle necessità degli investitori: i primi offrono un flusso di reddito regolare, mentre i secondi sono più adatti a chi vuole sfruttare la capitalizzazione dei rendimenti nel lungo termine.
Conclusione
In conclusione, gli ETF, ETC ed ETN rappresentano strumenti potenti e flessibili per gli investitori moderni. Ognuno di questi strumenti ha le sue peculiarità, che lo rendono adatto a diverse strategie di investimento e profili di rischio. Prima di investire, è fondamentale valutare attentamente i costi, i rischi associati, soprattutto il rischio di credito negli ETN, e scegliere lo strumento più adatto alle proprie esigenze.
Questi strumenti stanno rivoluzionando il modo in cui gli investitori accedono ai mercati finanziari, rendendo l’investimento più accessibile e conveniente che mai. Con la giusta conoscenza e consapevolezza, gli ETF, ETC ed ETN possono diventare preziosi alleati per la crescita del proprio portafoglio finanziario nel lungo termine.